Detesto il mio lavoro! Che fare?
Detesto il mio lavoro!
Che fare?
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In molti contesti spiacevoli che, per un motivo o per l’altro non si possono evitare, sapere di avere una via d’uscita ci aiuta restare dentro.
Crearsi una via d’uscita, un piano B, un’alternativa, richiede soprattutto attenzione, perseveranza e pazienza.
Non conosco le tue competenze e le tue aspirazioni, ma naturalmente, visto che ti trovi a dover svolgere un lavoro che detesti, scommetto che non vorresti trovarne un altro che detesti allo stesso modo, quindi, cercare minuziosamente un’alternativa che sia per te sostenibile se non addirittura piacevole, potrebbe costituire la tua sfida, il vero obiettivo cardine della tua esistenza.
Ma facciamo un passo indietro.
Io non conosco le ragioni per cui da molto tempo fai quello che detesti, e d’altronde, viviamo in un mondo con persone che odiano il proprio lavoro, fidanzati che non sopportano le proprie fidanzate e fidanzate che non sopportano i propri fidanzati, amici che criticano continuamente altri amici; il fatto che tutto questo sia la norma, non significa anche che sia giusto, etico e promotore del benessere. Tutt’altro. Una situazione che mal tolleriamo produce un’onda anomala di cortisolo (ormone dello stress) che va a danneggiare il sistema immunitario, genera ansia, fa ingrassare o al contrario, chiude lo stomaco, diminuisce la libido e favorisce malattie psicosomatiche.
Insomma, o impari a vedere con occhi diversi la tua situazione, oppure è meglio che te ne tiri fuori. La consapevolezza di avere anche solo la possibilità concreta di tirarsene fuori, generalmente, migliora automaticamente il tuo umore, la tua disponibilità verso gli altri, ti aiuta ad avere un punto di vista più distaccato e imparziale. Quindi, oltre a inondare le aziende e i liberi professionisti di curricula, chiedi a chiunque (e per chiunque intendo proprio chiunque) un lavoro in relazione alle tue competenze ma soprattutto a ciò che ti piacerebbe fare (altrimenti ti ritroverai nella stessa situazione di oggi); lo sapevi che circa un terzo dei lavori in Italia vengono trovati grazie alle conoscenze? No, non sto dicendo che approvo questa usanza italica, né che devi farti raccomandare; mi limito a portarti un dato e con questo invogliarti a intessere una fitta rete di pubbliche relazioni che incrementerebbero le probabilità di arrivare a una professione migliore in tempi ragionevoli. Ecco tutto.
Già il fatto di sapere che stai mettendo tutta te stessa per arrivare al tuo scopo, ti alzerà l’autostima e ti farà sentire enormemente meglio, vedrai.
Contestualmente alla ricerca del piano B, puoi iniziare da subito a capitalizzare le sparute ore che passi fuori dal lavoro per alimentare una passione che ti fa bene, oppure, visto che hai parlato di problemi economici, cercare un’entrata extra: una mia amica lavorava in uno studio dentistico e, una volta finito l’orario di lavoro, faceva ripetizioni di matematica a un ragazzo. Le possibilità sono davvero infinite, basta cercare con metodo e costanza, non arrendendosi se i risultati non sono immediati.
Fammi sapere come va, resto a tua disposizione.
Buon cammino.
Nicola Loiacono
Life Coach
#dilloalcoach
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